Da tempo impegnata a livello mondiale, IWA è un’associazione nata al fine di riunire tutti gli che definiscono la struttura base di quel problematico ed affascinante mondo meglio conosciuto come Internet. La necessità di una associazione che diriga l’orientamento costruttivo di tale virtualità è sempre stata sentita fin dal momento in cui Internet divenne il mondo della comunicazione per la gente comune staccandosi dagli ambienti prettamente scientifici o militari. Gli intenti di IWA sono chiaramente espressi dal manifesto pubblicato sul sito della casa madre all’indirizzo web http://www.iwanet.org/en/about e di seguito qui tradotto:
IWA, un’associazione professionale no-profit, è riconosciuta leader mondiale nel fornire sistemi standardizzati per la formazione e la certificazione per i professionisti della ‘rete’. Le iniziative di IWA supportano più di 100 chapter in rappresentanza di oltre 200.000 iscritti in 106 paesi del mondo. Le realizzazioni di IWA includono il primo regolamento dell’industria per la regolamentazione dei comportamenti etici e professionali, i programmi di certificazione e formazione per gli operatori della ‘rete’, la creazione di risorse per le professioni specializzate, e assistenza tecnica ai singoli individui come alle aziende.”
Da tale manifesto si evincono i principi base su cui IWA lavora costantemente:
Formazione - certificazione - informazione
Inoltre la presenta di una associazione mondiale ha permesso la definizione di una ‘etica’ professionale che segue le orme della ‘netiquette’ anche troppo bistrattata ai giorni nostri. Purtroppo nessun documento scritto seppur in buona fede può poi trovare attuazione se non ci sono le persone che ne perseguano lo spirito. Una associazione può raggruppare chi tramite il numero decide di rendere più forte la voce di chi ritiene convivere civilmente all’interno di una struttura vasta come Internet.
IWA Italy
Essendo una associazione mondiale IWA non poteva non avere adesioni anche in Italia raggruppando diversi operatori nel settore sotto le stesse direttive della casa madre. Ma in Italia l’associazione ha fatto un passo ulteriore creando la prima sezione indipendente di IWA: IWA Italy – International Webmasters Association Italia (da febbraio 2015, IWA Italy - International Web Association Italia).
Dal 2000 l'associazione ha sede in Italia ed è attiva con iniziative per migliorare la qualità del Web italiano.
Grazie allo sforzo, primo fra tutti, di Roberto Scano, il 23 Giugno 2000 è stato approvato lo statuto di IWA Italy. L’azione di Scano è nata dall’esigenza di istituire una sezione indipendente che potesse meglio rispondere alle esigenze del mercato italiano. A fianco del collega veneziano si sono aggiunti l’Avv. Luca Maria de Grazia, Massimiliano Mastrocinque e Sonia Tommasini che assieme a Roberto Scano hanno provveduto a contattare gli associati italiani di IWA per coinvolgerli in questa nuova avventura. Contemporaneamente grazie all’esperienza professionale dell’Avv. Luca Maria de Grazia, specialista in problematiche legali informatiche, si è potuto adattare il modello operativo americano alle esigenze legislative italiane ed arrivare al fatidico giorno in cui 15 “chapter leader” italiani hanno votato all’unanimità lo statuto. Roberto Scano nella riunione sopra citata ha commentato la sua scelta nel seguente modo:
La scelta di attivare una sezione indipendente italiana di IWA è nata di comune accordo tra il sottoscritto e l’executive Director di IWA, Richard Brinegar, molto prima del nostro incontro a Venezia del 31 marzo 2000. Ho difatti più volte esposto ad IWA USA la necessità di una maggiore localizzazione di IWA in Italia: la struttura di gestione e certificazione americana non è direttamente trasportabile al mercato italiano e stiamo quindi procedendo ad adattare il codice etico e la metodologia di training alla legislazione italiana. Inoltre dobbiamo anche definire la localizzazione fisica dei testing center che eseguiranno le certificazioni utilizzando testi e moduli in lingua italiana, al fine di portare una completa alfabetizzazione professionale accessibile a tutti gli italiani desiderosi si avviare una professione legata al mondo del web. Una sezione indipendente ci permette inoltre una gestione più rapida nei rapporti intersezionali: in poco più di 24 ore possiamo attivare una sezione provinciale e renderla presente nel web. L’indipendenza non è comunque da considerarsi distaccamento da IWA: le realtà nazionali, come IWA Italy, mantengono lo stesso codice etico e soprattutto gli stessi criteri di assegnazione delle certificazioni, al fine di rendere il webmaster CWP (Certified Web Professional) un professionista certificato con qualifica riconosciuta a livello mondiale. Essere indipendenti ci permette inoltre di creare delle partnership strategiche con realtà nazionali all’avanguardia, nonché con filiali nazionali di aziende internazionali: siamo la prima realtà di IWA ad essere in contatto con Microsoft per una comune lotta contro l’illegalità e la pirateria, piaga molto diffusa anche nel nostro settore, dove pseudo-professionisti utilizzando software non originali abbassano i prezzi delle loro creazioni, creando attriti nel mercato “originale”: IWA vigilerà anche a questo! Inoltre, è da ricordare che IWA Italia è la prima realtà al mondo a rendersi indipendente da IWA, una sperimentazione che in futuro, come dai progetti tra il sottoscritto e Richard Brinegar, porterà all’indipendenza delle varie nazioni europee e mondiali e ad un’aggregazione per macro-aree, creando in un futuro ormai molto prossimo IWA Europa, con sede prevista in Milano.
Scopi di IWA Italy
IWA Italy eredita naturalmente tutti gli scopi propri dell’associazione madre e perseguirà anche eventuali nuove idee che con il tempo IWA proporrà ai suoi associati. Ma come si può leggere tra le righe del discorso di Roberto Scano, IWA Italy ha intenzione di spingersi più avanti e fare da traino per nuovi scopi senza ledere la visione globale di tutta l’associazione mondiale. Si parla quindi di: antipirateria informatica e crescita professionale Per quanto riguarda la lotta alla pirateria informatica, IWA si è affiancata all’associazione dei produttori di software per promuovere presso i propri iscritti l’utilizzo di software originale grazie anche ad accordi che presto verranno stipulati con i produttori per migliorare la distribuzione anche dal punto di vista economico. La crescita professionale è un altro obiettivo importante da perseguire perchè permetterebbe all’Italia di avvicinarsi alla professionalità Americana che già altre nazioni europee hanno avvicinato. La crescita professionale permetterebbe una migliore regolamentazione della costruzione di Internet e renderebbe più chiaro ed accessibile tale mondo al pubblico. Tale obiettivo verrà perseguito promuovendo corsi certificati IWA a diversi livelli di qualifica per permettere a chiunque si impegni in tale percorso didattico di raggiungere i più alti livelli di conoscenza tecnologica senza rischiare di buttare i propri soldi in inutili corsi troppo spesso avviati esclusivamente per accaparrarsi fondi destinati all’educazione e privi di istruttori qualificati. Naturalmente non vengono tralasciati i principi base di IWA citati all’inizio e quindi la sezione italiana si impegna a promuovere la formazione, come appena indicato, tramite professionisti che hanno seguito un appropriato iter tecnico formativo. Iter necessario a formare l’istruttore non solo per la parte tecnica, ma anche per la parte pedagogica in modo che non solo abbia padronanza della materia che insegna, ma sappia anche comunicare tali concetti ai propri studenti. Le certificazioni sono d’obbligo per distinguersi e assicurare il fruitore dei servizi sulla qualità di ciò che ottiene. [pull_quote]IWA opera perché le certificazioni professionali siano un reale attestato di qualità: competenza, conoscenza, costante aggiornamento e professionalità.Troppo spesso le certificazioni sono un pezzo di carta a cui non segue un adeguato contenuto, e quindi grazie all’esperienza ed al supporto dell’associazione madre che ha già ottenuto svariati riconoscimenti a livello mondiale, IWA Italy intende permettere anche agli iscritti italiani di accedere a riconoscimenti che possono veramente contare nella visione di una Europa unita in cui la singola nazionalità dovrà sempre più diminuire di importanza anche e soprattutto nel mondo del lavoro. Inoltre IWA sta prendendo accordi per poter tenere corsi certificati IWA anche sui prodotti software delle principali case produttrici, in modo da organizzare i propri associati su conoscenze comuni ed accrescere così la comunità. Ma la conoscenza corre velocemente soprattutto nel mondo informatico e ogni giorno nuove scoperte e nuove tecnologie possono invalidare principi che fino al giorno precedente dettavano legge. Per questo l’associazione intende aprire diversi canali informativi verso i propri associati per permettere ad essi di essere sempre al corrente delle ultime tecnologie disponibili sul mercato e mantenere così alto il loro livello di professionalità.
Progetti
IWA è un riferimento internazionale per la definizione del Web e delle sue professionalità.
Per realizzare gli scopi anche troppo numerosi di IWA Italy sono stati impostati alcuni progetti. Prima di tutto la realizzazione di un sito web che permetta agli associati e a coloro che sono interessati ad associarsi, di avere un contatto diretto con i responsabili dell’associazione. Tale progetto è in via di sviluppo ed è una delle priorità maggiori, anche se i tempi di completamento risultano lunghi in quanto i responsabili impegnati in tale progetto prestano il proprio servizio gratuitamente nel proprio tempo libero.
- Da .com 15 agosto 2001. La mission di IWA: fare rete tra professionisti.
Contemporaneamente è in fase di accordo la realizzazione di un centro di formazione all’interno di strutture pubbliche di formazione ed informazione per poter permettere l’accesso a tali percorsi informativi ad un pubblico sempre più vasto ed eterogeneo. Molti altri progetti sono allo studio del direttivo ma preferiamo non divulgare alcuna informazione su di essi in quanto riteniamo di cattivo gusto dichiarare intenti che potrebbero non essere poi attuati, anche se sembra diventato lo sport nazionale preferito da molti operatori del settore informatico Internet.